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Il Monticelli, il luogo ideale per giocare a calcio, divertirsi e fare amicizia in un quartiere troppo spesso dimenticato

Un luogo di aggregazione, forse l’unico (oltre alla parrocchia) presente nel quartiere più popoloso della città. L’ambiente ideale per imparare a dare i primi calci ad un pallone. Uno spazio dedicato allo stare insieme, allo sport sano e al divertimento in mezzo ai grattacieli, al traffico e ai tanti problemi di carattere sociale che hanno caratterizzato la vita della zona nel corso degli ultimi decenni. Si tratta del velodromo “Bartolini”, nel quale ogni giorno si allenano gli oltre 300 ragazzi che militano nel settore giovanile dell’Asd Monticelli. Cresciuto a dismisura con il passare degli anni, il vivaio biancoazzurro è ormai diventato un punto di riferimento per tutti i bambini e i giovani che vogliono giocare a pallone, senza dover diventare per forza dei campioni ma anche per il semplice gusto di praticare il loro sport preferito e stare in compagnia, stringendo nuove amicizie. Il settore giovanile del Monticelli, però, è anche il luogo ideale per imparare a rispettare le regole e capire quali sono i veri valori dello sport. Da oltre trent’anni, la società calcistica del quartiere ha anche una funzione sociale, appunto, togliendo i ragazzi dalla strada e avvicinandoli al mondo dello sport. Tutti hanno la stessa divisa, tutti rispettano lo stesso regolamento e la presenza agli allenamenti, rilevata mensilmente, è del 95-98%. Premettendo che tutti i ragazzi, dai bimbi dei primi calci fino ai talenti in erba della juniores, hanno il loro spazio e possono divertirsi (non giocano solo i più bravi), le rose del vivaio biancoazzurro sono tutte di buon livello, con un’unica metodologia di lavoro che rispecchia quanto fatto da mister Stallone in prima squadra. Le due squadre dei giovanissimi si allenano allo stesso orario dividendosi il campo. Hanno in comune un collaboratore tecnico e un preparatore che girano durante l’allenamento in modo tale che in ogni fase ci siano due persone a seguire i ragazzi. Il collaboratore tecnico aiuta i mister per la parte tecnico-tattica, mentre il preparatore si occupa della parte coordinativo-motoria. Stessa cosa per le due squadre degli allievi. Per quanto riguarda la Juniores la società poteva, per questo primo anno, continuare con i Regionali ma è stata fatta una scelta importante di partecipare al campionato Nazionale. La società ha inoltre fatto un’altra scelta che riguarda il fatto di giocare con tutti ragazzi classe 1998, più un paio di 1997 aggregati in prima squadra e che scendono di categoria se ce n’è bisogno. La squadra è affidata a mister Natalini, come lo scorso anno, mentre la parte attletica è affidata a Mauro Iachini, che è anche il preparatore della prima squadra e il responsabile di tutto il settore giovanile. La scuola calcio riguarda i ragazzi che vanno dal 2003 al 2008. Questi si allenano martedì e giovedì al Velodromo e sono accompagnati da allenatori e da insegnati laureati in scienze motorie. La metodologia di lavoro si rifà a quelli che sono gli Small Sided Games; ossia a partitine per sviluppare le capacità tecniche, coordinative e tattiche. I primi calci invece (2009-2011) si allenano nella palestra vicino all’ospedale. La politica della società è chiara: anche a discapito dei risultati, quello che conta è la crescita individuale dei ragazzi. Solo attivando questo modo di lavoro si potrà arrivare un giorno ad avere degli under (i cosiddetti fuoriquota) costruiti in casa, nel proprio settore giovanile. L’Asd Monticelli, allora, rappresenta a tutti gli effetti un motivo di vanto e di orgoglio per l’intero quartiere, che oggi più che mai ha a disposizione una società sportiva che punta davvero a far crescere i giovani, avvicinarli allo sport e rispondere all’emergenza sociale ed educativa che esiste sul territorio.

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