Pedalino: società e gruppo solidi, un giusto mix di giovani e giocatori importanti
Saverio Pedalino, attaccante classe 1986, è il terminale offensivo della squadra di mister Stallone. Una lunga carriera alle spalle sui campi della Serie D dall’Abruzzo alla Campania, dalla Puglia alle Marche, con un unico comun denominatore: il fiuto per il gol. Lo scorso campionato ha chiuso con 15 marcature con la Folgore Veregra.
“Qui a Monticelli ho trovato una società molto solida; in quindici giorni ha composto una squadra importante. Sono riusciti a concretizzare anche con giocatori di categoria superiore come Ilario Iotti. Tutto quello di cui avevamo parlato in fase di trattativa si è concretizzato, ho trovato grossa professionalità e disponibilità. Per quanto concerne lo staff tecnico credo che sia veramente di alto livello: dal mister, al preparatore atletico fino ad arrivare al fisioterapista.
Non sono soddisfatto del tutto delle mie prime prestazioni. Nonostante i due gol non sono al 100% della condizione perchè ho avuto problemi fisici durante la preparazione e non sono riuscito a farla come volevo. Ho molta fiducia nel prof e nello staff medico e credo che molto presto riuscirò a trovare una migliore condizione atletica.A Castelfidardo ho fatto una stronzata, ma non cosi grave da costringermi per due turni in tribuna. Gli arbitri, in determinate circostanze, dovrebbero venire incontro a noi giocatori.
La squadra cresce, è giovane ma c’è un giusto mix tra il pacchetto under e quello over. Sta crescendo anche lo spogliatoio e questo è un dato importantissimo. In squadra ci sono elementi importanti come Iotti, Forgione, Sosi, Terrenzio, Nazziconi che si sta riprendendo dall’infortunio, Donatangelo, Ciabuschi che crescerà tanto e tanti tanti giovani bravi e disponibili al lavoro. La squadra cresce domenica per domenica; nello scorso turno abbiamo affrontato una delle squadre più importanti di questa categoria e lo abbiamo fatto senza andare mai in difficoltà.
“Un Calcio alla povertà” è un progetto che ho creato dopo l’incontro con un bambino di nome Gabriel quando giocavo a Monopoli. Da lì ho sentito il bisogno di fare qualcosa per i bambini in difficoltà. Io già da tempo organizzavo eventi e spettacoli di tipo culturale e ho iniziato a sfruttare queste mie iniziative dandogli un taglio benefico. Ho iniziato questo mio impegno nel sociale andando in Africa, raccogliendo fondi con i quali abbiamo costruito un pozzo e acquistato un terreno sul quale nascerà una struttura didattico-sportiva che permetterà ai ragazzi di continuare gli studi e di praticare sport. Questo progetto però non si concentra solo in Africa ma anche in Italia dove ci sono altrettante situazioni difficili. Sono convinto che la città di Ascoli e il quartiere di Monticelli mi daranno una mano per portare avanti questa mia opera. Ora è possibile acquistare la propria quota partecipativa, una quota simbolica di 20 euro che è però importante per portare avanti questo progetto. Seguite la pagina Facebook di “Un calcio alla povertà” per tutti gli aggiornamenti. Un piccolo contributo per dare un piccolo calcio alla povertà e per dare un sorriso ai bambini in difficoltà”.